Traccerò in terra un cerchio è una ballata e parla della necessità di fermarsi, mettere un punto. Parla dell'urgenza vitale di ricominciare, prendere per mano la propria vita e ripartire, solo dopo aver fatto pace con se stessi, solo dopo aver sconfitto i propri fantasmi e dopo aver recuperato l'equilibrio che è stato perso. Il "cerchio" può certamente essere un luogo fisico ma prima di ogni cosa è uno stato mentale.
Il pianoforte di Manuel ha un ruolo di primo piano in questa canzone, dall'inizio alla fine. Gli archi che assieme al pianoforte costruiscono l'ossatura della canzone sono di un eccezionale quartetto: Matteo Frattini (violino), Oscar Badioli (Viola), Daniela Moroncelli (Violoncello), Paolo Petrucci (Violino). Ringraziamo ancora questi splendidi musicisti a cui dobbiamo tanto se questa canzone suona bene come a noi pare! La chitarra acustica della versione da studio è stata suonata da Tommaso "Tompa" Conti.
Curiosità: le parti di testo curate da Daniel sono state scritte a Londra, dove si trovava per lavoro, nell'aprile del 2012. Daniel racconta di aver trovato l'ispirazione tra le panchine di Holland Park e i tavolini di una delle Bakery di Covent Garden.
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Traccerò in terra un cerchio
Testo: Zottola F, Fiacchini D; Musica: Le Urla Sui Tetti
Traccerò in
terra un cerchio,
riuscirò a
chiudere il cerchio
dentro il
quale poserò il mio corpo,
smetterò di
restare fuori.
Allora tutto
avrà di nuovo senso,
allora tutto
sarà diverso,
andare e tornare
lo so
è non saper
restare.
Devo farlo in
fretta,
non ho più il
mio tempo
il tempo è
diventato di tutti
ed ho perso il
mio orizzonte sicuro.
Devo farlo
prima che la crosta
mi ricopra gli
occhi, mi tappi le orecchie, m'inghiottisca il cuore
m’inghiottisca
il cuore.
Avrei dovuto
tagliare a pezzi
le catene dei
miei silenzi.
Avrei potuto
guardare al cielo
lasciando
andare ciò che non possiedo.
Ed ora, avrò
le scarpe giuste?
Devo solo fare
un salto
e poi le
parole torneranno ad avere
il senso compiuto
delle cose sensate.
Devo farlo in
fretta,
non ho più il
mio tempo.
Il tempo è
diventato di tutti
ed ho perso il
mio orizzonte sicuro.
Devo farlo
prima che la crosta
mi ricopra gli
occhi, mi tappi le orecchie, m'inghiottisca il cuore
m’inghiottisca
il cuore,
m’inghiottisca
il cuore,
m’inghiottisca il cuore.
m’inghiottisca il cuore.
Traccerò in terra il cerchio,
riuscirò a chiudere il cerchio.
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