6 dicembre 2012

Daniel sui Seventy Less One



Vi racconto un pezzo di storia dei LUST.
Se siete fan de Le Urla Sui Tetti vi sarà capitato di sentir parlare di Seventy Less One... di che si tratta? È stato il nome che per un periodo ha contraddistinto la band nel corso del 2011, quando io, Manuel e Paolo, per vari motivi, ci ritrovammo a suonare in trio, dopo una breve esperienza al completo con Simone Savini al basso (ex Alternativa Budapest) e Marco Paialunga alla voce. Per diversi mesi, anche se in trio, fummo perseveranti nel suonare, nutrendo la speranza che prima o poi la line up della band si sarebbe delineata con nuovo cantante e nuovo bassista.
Col senno del poi quelli furono mesi fondamentali per ciò che sarebbe stato nel successivo futuro il suono della band. In quei mesi tornammo a fare la musica che ci ispirava e ci affascinava e ci scrollammo di dosso ogni tentativo di compromesso musicale finalizzato a far coesistere nella stessa band teste, spiriti e generi musicali molto diversi fra loro. Ricordo quel periodo come  liberatorio e particolarmente prolifico; non a caso fu proprio in quei mesi che nacquero canzoni come First Class Ticket Ride e Dipendenza.
I Seventy Less One rimasero in trio fino al dicembre 2011, poi entrarono nei LUST Blizzard e Fratto e il 13 gennaio 2013 festeggeremo il primo anno di vita della Band, perchè i LUST possono dirsi tali solo da quando tutti e cinque abbiamo condiviso la stessa stanza e la stessa passione. Da quel momento sono emerse Le Urla Sui Tetti e i Seventy Less One sono stati accantonati ma non nel cuore e nella testa del trio e nemmeno nel sound dei LUST che spesso testimonia dei Seventy Less One più fedelmente di quanto possano fare mille parole entusiastiche.

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